Nasce nell’aprile del 1946,ed è la prima vespa prodotta a Pontedera in catena di montaggio, con la caratteristica marmitta a flauto e senza il cavalletto.
Differisce dalla prima per la forma dello scudo anteriore, l’ancoraggio del cofano motore e per il colore
Anno 1947 , dotata di parafango anteriore più snello,fanalino posteriore cilindrico, leva della messa in moto più lunga e marmitta con terminale cilindrico.
Anno 1947, radicale modifica del sistema di ancoraggio del motore al telaio
Anno 1948, cilindrata maggiorata a 125cc , compare l’ammortizzatore posteriore e il sistema di sospensione anteriore passa da sinistra a destra della ruota.
Anno 1949, il sistema delle aste del cambio diventa “misto” bacchetta/filo, cambia il fanalino posteriore, compare il cavalletto.
Anno 1950, scompaiono le nervature sulle fiancate e monta una marmitta a forma di pesce.
Anno 1951, si abbandona il cambio a bacchetta a favore di quello a filo ed aumenta il diametro del faro anteriore
Anno 1952, unica modifica significativa la maggiorazione dell’ammortizzatore anteriore.
Anno 1953, si ritorna ai colori pastello, monta un motore completamente nuoo con ingranaggi del cambio maggiorati.
Anno 1953, conosciuta come “utilitaria” si presenta con cofano motore tagliato e parafango anteriore di ridotte dimensioni.
Anno 1954, modifica dell’impianto elettrico che da questo momento adotta luci di posizione come previsto dal nuovo codice della strada.
Anno 1955, nuovo disegno del portapacchi posteriore e i listelli poggiapiedi diventano due per parte.
Anno 1955, nasce il modello sportivo con motore di derivazione Vespa 6 giorni , cilindrata 150 cc, ruote da 10” , e faro pressofuso col manubrio.conosciuta anche come “struzzo” , è la prima ad avere il contachilometri di serie.
Anno 1956, nuova forma dello scudo ora più avvolgente, e sella più confortevole. Si torna a montare la leva dell’aria.
Anno 1956, nuovo disegno della marmitta, predisposizione per il montaggio della ruota di scorta dietro lo scudo. La sella ha un unica molla centrale regolabile in base al peso del conducente.
Anno 1956, tutti i fili vengono collocati all’interno del manubrio e il telaio si presenta di maggiori dimensioni
Anno 1957, manubrio pressofuso , sella montata a sbalzo e palpebra sul faro anteriore.
Anno 1957, non presenta nessuna differenza rispetto al modello precedente.
Anno 1958, rivoluzionario il telaio che diventa più leggero e più stretto, realizzato con la congiunzione di due semi gusci in lamiera stampata.
Anno 1958, nuovo fanalino posteriore con luce stop, e modifiche alle ganasce di freni.
Anno 1959, viene introdotto il motore a distribuzione rotante che permette di ridurre la percentuale di olio nella miscela.
Anno 1959, nuovo il disegno della cresta sul parafango, e adozione dei tamburi autoventilanti per un maggiore raffreddamento dei freni.
Anno 1960, colore di produzione Grigio celeste chiaro, con scritta anteriore di ridotte dimensioni.
Anno 1961, viene montata la quarta marcia, il telaio e il motore restano invariati, solo il colore è leggermente più scuro.
Anno 1962, nuovo manubrio in fusione con faro più grande e conta km più piccolo.Nuovo interruttore dei fari
Anno 1962, identica al modello precedente ad eccezione del telaio che diventa squadrato nella parte posteriore per alloggiare la targa.
Anno 1962, telaio completamente nuovo; tamburi di nuovo disegno e cerchi simmetrici. Nel posteriore è ricavato un bauletto porta attrezzi.
Anno 1963, sparisce il bauletto posteriore e ne viene montato uno dietro lo scudo di maggiori dimensioni
Anno 1961, viene montata la quarta marcia, il telaio e il motore restano invariati, solo il colore è leggermente più scuro.